Articoli

«Sottodiciotto Film Festival & Campus»,audiovisivi degli under 18 in rassegna a Torino

Gli audiovisivi ideati e realizzati dalle nuove generazioni, incentrati soprattutto sui temi dell’infanzia, dell’adolescenza e della gioventù sono al centro della rassegna Sottodiciotto Film Festival & Campus in programma a Torino dal 31 marzo al 7 aprile.

Il Festival prevede un ricco cartellone di incontri, eventi, workshop, stage, proiezioni tra cui la prima visione di Jane wants a boyfriend di William C. Sullivam, che affronta il tema dell’autismo con i toni inconsueti della commedia romantica.

In programma un omaggio ad Abbas Kiarostami, a 20 anni dall’uscita del suo capolavoro, Il sapore della ciliegia, e la proiezione della versione restaurata di Zombi di George A. Romero, introdotta da un concerto dal vivo dei Goblin e presentata anche da Dario Argento.

Inoltre si festeggerà il decennale della messa in onda della prima puntata della serie tv Boris e il 7 aprile vi sarà la premiazione del Concorso Nazionale Sotto18 riservato ai video girati dagli studenti delle scuole di tutta Italia.

Nell’ambito della manifestazione Altan lancerà la quarta serie della Pimpa.

Tratto da: TV Sorrisi e Canzoni

 

Uno, cento, mille video aziendali

Non esiste il video adatto ad ogni uso: è bene chiarirlo subito. Certo per “economizzare” lo si può fare. Ma non esiste strategia più errata: come se comprassi un’auto e pretendessi di usarla per il gran premio di F1, per girare in città e nel contempo anche per trasportarci merci e bestiame. Nulla lo vieta: ma tocca mettere in conto “risultati” e “conseguenze”.

Ogni video deve essere strutturato e prodotto in funzione dell’uso e del target cui è destinato: sono diversi i “linguaggi”. Non solo nel senso letterale del termine, ma anche di produzione (tecniche di ripresa) e postproduzione (montaggio, speakeraggio, sonorizzazioni, effetti)

Il video corporate, quello che nasce per scopi promozionali, ha lo scopo di istruire, educare o sensibilizzare i propri clienti o il personale. Può contenere dati, grafiche e statistiche, e deve mantenere viva l’attenzione dell’utente anche quando gli argomenti trattati sono “ostici”, difficili da comprendere.

2690-FX-6-0-0-0-7-1I filmati aziendali di carattere istituzionale, emozionale o industriale, invece, sono prodotti quasi esclusivamente con riprese video, senza fronzoli e animazioni grafiche, in quanto il loro scopo è mostrare gli spazi dell’azienda, le attività, le peculiarità dei prodotti e dei processi produttivi.

I “social video”, che si stanno imponendo a ritmi esponenziali, sono filmati strutturati con un linguaggio semplice, immediato e diretto, per arrivare subito allo scopo e al cuore del messaggio. Sono video brevi, che puntano dritto al cuore del messaggio e alle emozioni, nel tentativo di realizzare quella “condivisione” virale che è l’anima della comunicazione social. Sui social fronzoli e prolissità – in senso linguistico ma anche tecnico-produttivo, stancano, sfiancano scoraggiano e allontanano l’utente.

Il team della IPSE è formato da professionisti capaci di seguire tutte le fasi della produzione di un video video. Per ogni progetto viene eseguito un accurato e attento piano di lavoro, che parte dall’analisi del settore e del target di riferimento, la scelta della tecnica, fino alla creazione del filmato finale.

Un filmato per ogni utilizzo: senza “promiscuità” e senza infruttuose (anzi, il più delle volte, dannose) forzature.

Siamo in grado di gestire qualsiasi tipologia di lavoro video in tutte le sue fasi, senza costi di noleggio o ricorso ad operatori esterni, e disponiamo di tutte le attrezature necessarie per realizzare filmati di altissima qualità. Per ogni uso.

I prezzi variano a seconda della tecnica e della durata: solitamente proponiamo tre fasce di costo, a seconda dello stile scelto per la creazione del progetto.

Sui social, puntiamo al massimo del contenimento dei costi, perché la comunicazione istituzionale attraverso “social video” possa essere effettuata dall’azienda con costanza e sistematicità, nel quadro di un piano di web marketing ben strutturato e congegnato.

Prima della prossima fiera o del prossimo evento, o prima di definire un piano di social marketing per rafforzare la presenza e la visibilità social della tua azienda, contattaci per un preventivo gratuito o per ottenere maggiori informazioni.

Studieremo per te (e con te) la soluzione più adatta e ti presentermo le infinite possiblità dei video aziendali e dei social video in particolare. Te ne innamorerai: garantito (ancor di più quando vedrai i risultati).

Ciak, si gira il futuro del web marketing. Ma non è il solito video…

Il video sarà sempre più al centro delle strategie di marketing on line. Già oggi il 72% utilizza i video come veicolo di comunicazione diretta sui canali social. Vedremo sempre più web-video, social-video intorno ai quali ruota la strategia di comunicazione on-line.

Ma occhio all’improvvisazione (per quanto oggi possa essere economico e semplice realizzare video). Un video “social” – destinato cioè ai social network – è un video che deve parlare il linguaggio degli utenti del social. E deve farlo con i tempi di chi naviga (e oggi sempre più chi si muove sui social network lo fa rapidamente, per riempire tempi morti della giornata).

Produzioni video

IPSE: produzioni video qualificate e specialistiche per il web e i canali social

YouTube, Instagram, Vine hanno deciso di dedicare grossi investimenti di energie e denaro per sviluppare piattaforme sempre più friendly per gli utenti video. Non sorprende: l’84% di chi naviga guarda video online in streaming, soprattutto musicali e di notizie, e lo fa per più di mezzora al giorno (dati di Internet Media).

In futuro la visualizzazione dei video raggiungerà picchi mai visti, per cui tocca attrezzarsi e capire come realizzare video virali per campagne di social media marketing.

Ma è importante non improvvisare: un video “social” è un video totalmente diverso da un qualsiasi altro video destinato ad altre finalità. Deve strutturalmente parlare il linguaggio dei social, seguire i tempi dei social e, soprattutto, deve suggestionare, emozionare in pochi secondi per essere davvero “condivisibile”.

Nulla di più sbagliato, quindi, dell’improvvisazione.

Per informazioni e preventivi su web-tv, web e social video, contattateci: info@ipseonline.it; 089 9850096

Il “posizionamento”, questo sconosciuto…

Quali sono i fattori determinanti del “brand positiong”? Che cosa, in sostanza, induce un consumatore ad acquistare un prodotto piuttosto che un altro?

Ci sono svariati miti da sfatare in questo campo: non è innanzitutto il fattore prezzo. Basta guardarsi intorno: il mercato pullula di prodotti ben più economici di quelli rinomati. Vendono sicuramente, ed hanno un loro “mercato”, ma non lo dominano. Le scarpe ginniche a buon – anzi ottimo – mercato vendute dai tunisini al mercato serttimanale hanno indubbiamente una loro quota di mercato: ma per quanto scimmiottino (o addirittura plagino) i grandi marchi, non ne “rubano” o scalfiscono il brand.

matitaE anche la qualità – checché si possa pensare – non è un fattore determinante: basta guardarsi intorno. Per ogni settore merceologico, potremmo individuare i prodotti “migliori” per qualità o anche per rapporto qualità prezzo. Ma sulla qualità i consumatori non sempre sono così convinti: come si fa a stabilire tra due prodotti – un’auto, un PC, un succo di frutta, un capo d’abbigliamento – qual è qualitativamente il “migliore”? Non è affatto agevole.

E poi, i prodotti di qualità – quali che siano – sono anche i più venduti sul mercato? Spesso, spessissimo, no.

E allora? E allora il brand positioning è altra cosa e risente di altri fattori. Ha a che fare con la testa, il sentimento e la percezione del consumatore. Se nella sua testa, nel momento in cui si parla di penne, scatterà l’immagine della penna Bic, hai voglia a disquisire su qualità, prezzo e quant’altro…

Una buona strategia di posizionamento quindi deve puntare dritto alla testa e al cuore del consumatore finale. Perché se riesce ad entrarvi e far “scattare” le giuste leve motivazionali…poi non ci sarà concorrenza che possa scalzare via. Se scattano queste, tutto il resto – qualità, prezzo, etc. – va a farsi benedire.

Come farlo? Con strategie di comunicazioni mirate che partono dalle qualità reali e intrinseche del prodotto/servizio. Senza camuffamenti, senza finzioni, senza enfatizzazioni. Comunicare non è mentire, ma trasmettere le giuste sensazioni, i giusti messaggi non al “mucchio”, non ad una platea “indifferenziata”. Ma al nostro “target”. Si chiama “focalizzazione”. Tutto il resto è sparare nel mucchio. Può pure funzionale, ma ci vuole tanta tanta fortuna…Simili strategie, alla Ipse, preferiamo dirottarle sul gioco del Lotto o sul Gratta e Vinci. Per i nostri clienti, scegliamo altre strade…